Film uscito nel 2012 e
diretto da Wes Anderson: ogni volta che lo riguardo mi stupisco di quanto poco
successo abbia riscosso. Per questo motivo, esorto chiunque stia leggendo
questa mia “recensione” a liberarsi per un’ora e mezza ( il film dura appena 94
minuti ): se vi doveste trovare soli in casa, durante una giornata piovosa,
armatevi di coperta e, muniti di una tazza di tè fumante (che non fa mai male),
godetevi questo piccolo capolavoro!
Genere
Per come la vedo io, questo
film fa parte di una categoria piuttosto “indefinita”, vi spiego il perché: vi
è un’alternanza di scene comiche, romantiche e drammatiche ( di conseguenza,
dovrebbe accontentare i gusti di tutti voi).
Aggiungerei però che
“Moonrise Kingdom” è uno di quei (rari) film caratterizzati da un sottile
sarcasmo: in ogni battuta, personaggio, o momento è presente questa sublime,
direi raffinata, ironia, che lo rende un film “delicato” e unico nel suo
genere.
I personaggi, la fotografia e
la sceneggiatura ricordano moltissimo “Il favoloso mondo di Amélie”, di Jean-Pierre Jeunet.
Trama
La storia è ambientata negli
anni ’60 nella pittoresca New Penzance, un’isola fittizia (perché se non lo
fosse, mi sarei trasferita là già da tempo) del New England.
I protagonisti sono Sam
Shakusky, un orfano dodicenne che fa parte dei Khakiscout nel Campo Ivanhoe,
guidato dall’esploratore veterano Randy Ward, e la giovane Suzy Bishop, che
vive con la sua monotona famiglia composta da tre fratellini, la madre Laura e
il padre Walt ( interpretato da Bill Murray, vi lascio immaginare quanto sia
spettacolare questo personaggio ).
Sam e Suzy, incontratisi un anno prima ad una recita, cominciano a tenersi in contatto tramite lettere ( chiaramente si tratta di una corrispondenza tanto frequente quanto segreta), finendo per innamorarsi. Decidono allora d’incontrarsi l’estate successiva per fuggire di nascosto insieme lungo l’antico sentiero della tribù indiana dei Cich-chaw.
Sam e Suzy, incontratisi un anno prima ad una recita, cominciano a tenersi in contatto tramite lettere ( chiaramente si tratta di una corrispondenza tanto frequente quanto segreta), finendo per innamorarsi. Decidono allora d’incontrarsi l’estate successiva per fuggire di nascosto insieme lungo l’antico sentiero della tribù indiana dei Cich-chaw.
Se siete curiosi di sapere
come va a finire, non perdete altro tempo e andate a guardarlo! Vi assicuro, la
storia è talmente ricca di imprevisti che più che una storia, sembra un puzzle
formato da tanti pezzi diversi l’uno dall’altro, ma che combaciano alla
perfezione ( un disordine ordinato, tanto per intendersi).
Inoltre è un film che tratta
un tema tanto bello quanto delicato: l’adolescenza. Rispetto a molti altri, Wes
Anderson è riuscito a descrivere a pieno la confusione che regna sovrana nella
testa dei ragazzi in età adolescenziale, senza però appesantire il film: una
volta finito di vederlo, l’unica cosa che vorrete fare sarà di rivederlo da
capo, parola di Khakiscout!
Questo è il trailer italiano, ma io vi consiglio vivamente di guardare il film in lingua originale: i dialoghi e le voci rendono troppo meglio in inglese, ve l'assicuro!
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